Abbiamo talvolta discusso del telaio della Fiat Topolino e delle sue caratteristiche concettuali abbastanza originali. Una breve seppur dettagliata presentazione fatta dal nostro @paolobellinazzi alla Fiera di Padova si puo’ trovare qui : Presentazione telaio 500c 1953.
Questo articolo si dedica alle accortezze da considerare nel restauro della struttura del detto telaio.
Avete quindi:
- smontato la scocca dal telaio
- disossato completamente il telaio di tutte le sue componenti (gruppi sospensivi, impianto elettrico..)
- sabbiato interamente a metallo grezzo il vostro chassis
Bene ! Non fatevi prendere dalla fretta nel voler ridipingere il telaio per rimontarlo. Al solito la fretta e’ cattiva consigliera.
Il telaio Topolino e’ saldato con mini saldature “a punto” ed e’ tenuto insieme da lamierati di 2mm di spessore. Si tratta di acciaio abbastanza consistente, trattato all’epoca in maniera solida e quindi che arrugginiva in maniera piuttosto uniforme su tutte le superfici. Ruggine che difficilmente diventava perforante.
Ci sono alcune zone che rimangono comunque “nascoste” alla sabbiatura e che meritano attenzione.
- I lamierati di supporto della scocca anteriore:
Questi lamierati, resistono molto bene alla ruggine. Difficilmente sono danneggiati in maniera profonda tale da richiederne la sostituzione. Dunque perche’ ci dedichiamo a questi ?

La ragione e’ cosa nascondono sotto. Dissaldiamo dunque nei punti indicati (forando fino a far mollare la saldatura) e ci ritroveremo di fronte a questo:

Come vedete la ruggine ha fatto il suo bel lavoro. E’ dunque vostro compito pulire la superfice, trattarla con l’antiossidante per poi applicare i nuovi elementi in acciaio. Anche non essendo esperti nel trattamento dei metalli, l’elemento da ricostruire e’ abbasanza semplice:

I fori che vedete (piu’ piccoli) servono per la saldatura sui punti originali del telaio:

- I lamierati di supporto della scocca posteriore
Questi lamierati sono presenti su entrambi i lati del telaio. In genere quelli inferiori sono quelli che piu’ hanno tendenza ad arrugginire. Nel caso di questi lamierati, dissaldarli, e’ altamente consigliato.
Si tratta di rinforzi tra il telaio anteriore e quello posteriore, che “nascondono” la saldatura originale tra l’incrocio della traversa a V tipica del telaio Topolino e quella di sostegno delle balestre.
Nel caso del mio telaio (ricoperto da 2 dita di antirombo – e quindi testimonianza del fatto che sabbiare e’ necessario), si presentavano in queste condizioni:

Questi elementi presentano almeno 4 fori di ruggine perforante. Cercare di ripararli senza guardare cosa ci sia sotto e’ un errore, poiche’ la ruggine ha probabilmente intaccato le traverse. Sotto questi rinforzi, effettivamente, ecco la struttura del telaio che ci si presenta. Da notare in questa foto il taglio delle parti malate:

La parte opposta evidenzia chiaramente che il metallo e’ ai minimi termini proprio nella parte di giuntura tra i due semitelai:

Valutare bene la situazione e decidere cosa tagliare (e come) e’ primordiale:

Per poi poter risaldare con metallo nuovo e rimcomporre la struttura originale:

Saldatura e rinforzo:

Fatto questo, come per i lamierati anteriori, si tratta di forme abbastanza standard che si possono ricreare con un po’ di pazienza tagliando del lamierato da 2mm di spessore con rispettivi fori:

Ricordiamoci ovviamente di applicare il fosfatante prima della saldatura definiva onde proteggere il metallo anche nelle parti non visibili.
- Le prolunghe telaio anteriori
Queste prolunghe hanno in genere avuto una vita difficile nel corso degli anni. Si tratta delle prolunghe anteriori del telaio che costeggiano il monoblocco. Sulla maggior parte delle Topolino queste vengono ritrovate non propriamente nella loro forma originale poiche’:
- Sostenevano il paraurti anteriore: un incidente all’anteriore significava quasi sempre che uno di questi sostegni venisse sottoposto a deformazione o peggio rottura
- Gia’ all’uscita dalla fabbrica questi sostegni non erano di gran bella fattura: molto spesso nel restaurare il telaio negli anni addietro, si aveva la cattiva idea di raddrizzarli completamente non conoscendone la forma originale
E’ quanto successo sul mio telaio, sul quale potete osservare la forma completamente perpendicolare rispetto ai longheroni:

Una visita al salone di Padova durante la presentazione del telaio restaurato del CNA di Padova mi ha permesso di constare la forma originale:

Che seppur lievemente modificata permette di capire che la geometria anteriore del pezzo si adegua perfettamente alla traversa anteriore. Serve valutare caso per caso, se tagliare e ricostituire il componente sia una buona idea.
Da considerare che, questo elemento e’ saldato al telaio principale e la sua sostituzione e’ alquanto complicata. Nel mio caso ho preferito riparare i due assi e tagliare per ricostituire la forma originale (seppur non perfetta, poiche’ si tratta comunque del materiale originale di 70 anni fa):

Il risultato e’ una traversa che si monta senza problemi sul telaio:
