Tra le persone che, per grazia di @paolobellinazzi, sono entrate a far parte del progetto fiat-topolino.eu, c’e’ Ignazio Nuzzachi. Non mi e’ dato sapere, come, quando, i due si sono conosciuti; suppongo che Paolo, nella sua costante opera di topo-evangelizzazione, abbia incontrato Ignazio sul tanto vituperato quanto utile Facebook.
In ogni caso, ho incominciato a sentire Ignazio informalmente per consigli meccanici – per la nota comunità d’interessi. Diverse cose ci accomunano, seppure relativamente “alla lontana”: entrambi espatriati dalla comune città natale di Lecce; entrambi con in mano una Topolino appartenuta ai nostri genitori; entrambi con gran passione per la meccanica.

Il nostro Ignazio ha sempre avuto una marcia in più: questa passione per la meccanica, e in particolare per le unita’ di propulsione, lo qualificano direttamente come “motorista” anziché meccanico. Non da ultimo, nella vita oltre-topolino, il suo mestiere è nell’ambito dell’aeronautica: essere addetto agli apparati motoristici degli aeromobili e relativi impianti, la dice lunga sulla competenza di Ignazio.
Il suo interesse e mestiere deve essere, per forza di cose, specifico e dettagliato: un motore che si guasta in quota è cosa ben diversa di un motore che gira su 3 cilindri sulla strada tra Colepasso e Lecce ! Ecco che – queste caratteristiche – rendono il personaggio piuttosto unico.

Visto il mio stato di “espatriato” – ho potuto conoscere di persona Ignazio qualche mese dopo la fondazione di fiat-topolino.eu. Ho avuto modo di passare qualche ora in sua compagnia e della sua Topolino 500c Belvedere.
Ebbene, tra i tanti racconti – i diversi viaggi in varie parti del mondo – spiccano gli aneddoti sulla sua Topolino, come se questi siano più importanti di qualunque cosa Ignazio abbia visto in Afganistan in quanto facente parte degli italiani che, con gran fegato, vanno in quei luoghi.
Grande amore traspare dal restauro meticoloso e coerente della sua Topolino. Topolino Belvedere, che Ignazio mi dice, appartenuta al suo papa’. E, ancora più emozionalmente, appartenuta al suo paese di origine, Colepasso.

Con orgoglio, Ignazio, conserva i documenti originali della piccola vetturetta famigliare e il nome del precedente proprietario. Le sue targhe originali, il suo porta documenti e la storia unita a tutto cio’.
Non è un segreto: questa auto è chiaramente una parte d’Ignazio e del suo vivere a Colepasso. Non a caso, invece d’incontrarlo al suo domicilio, nell’arrivare a Colepasso – lo incontro mentre esce dal Bar in centro, pronto a partire con la sua Belvedere. Ecco un altro punto che rende degna di nota la persona: l’uso continuo della sua Topolino per passeggiare, scorrazzare e condividere la sua passione.
Nel farmi visitare il suo garage, scopre da sotto un telo una bellissima Moto Guzzi Airone – che, mi dice, aver comprato alla nascita di suo figlio Achille.
La moto è in stato originale – preservata nella sua vernice, nei suoi particolari – e, letteralmente coccolata dal suo proprietario.
Il piccolo Achille ci gira intorno, parla, indica, gioca; il suo papa’ parla appassionato e preso da questo o quel particolare.
E infine, rivolgendosi al figlio e indicando la Belvedere:
“Andiamo a fare un giro con la macchina del nonno ?”