Quindi, dopo qualche tempo e grazie a qualche buon amico avete recuperato un rarissimo ricambio per la vostra Topolino.
Bravi, bravissimi (o bravissimo il vostro amico): ora questo prezioso ricambio deve essere pulito correttamente.
Non avrete mica intenzione di rovinare tutto pulendolo con solventi o paste non adeguate ?
I ricambi di una certa eta’ acquisiscono valore certamente per la loro rarita’, ma soprattutto per quell’aurea di vissuto e di autentico che si portano dietro. Cercare di pulire, raddrizzare, lucidare per rendere il ricambio “nuovo” non e’ una buona idea: perche’ il pezzo in questione nuovo non e’. E, tanto per non cadere nell’ovvio, neanche la vostra Topolino, anche se rimessa a nuovo fino all’osso – nuova non lo e’ neanche lei.
Questo post si dedica dunque a coloro che capiscono il valore del “tesoro” che hanno cercato e trovato, che ne vogliono conservare le caratteristiche date della sua eta’ pur rinfrescandolo e proteggendolo per la posterita’.
Nel caso specifico ci interessiamo a come trattare le plastiche trasparenti di ricambi che hanno “vissuto”.
Intendiamoci, lavorare su plastiche di una certa eta’ implica l’uso di prodotti professionali: usare pasta lustrante “generica” o carta abrasiva di qualita’ scadente non e’ chiaramente la direzione da seguire.
Vi consiglio quindi, a costo di sacrificare il vostro salvadanaio, di spendere un po’ di piu’ ma di investire in questi prodotti che, vi assicuro, vi serviranno comunque in futuro per altre applicazioni:
- Pasta abrasiva 3M FAST CUT PLUS – flacone verde. Si tratta della pasta abrasiva piu’ “grossa” del sistema di correzione per la vernice della gamma 3M. Pur considerata come una pasta, e’ particolarmente liquida, da usare per rinuovere i segni di carteggiatura piu’ evidenti. Personalmente, uso questo prodotto anche per rimuovere ossidazioni, graffi o imperfezioni sulle vernici… dico “anche” perche’ la trovo ottima per le plastiche.
- Pasta abrasiva 3M Extra Fine PLUS – flacone giallo. Questo prodotto e’ fatto per perfezionare il lavoro fatto con il flacone verde. Serve per “affinare” le abrasioni fatte con il FAST CUT .
- German Pad. L’ultima cosa da fare con della plastica anzianotta e’ l’uso di una lucidatrice rotativa. Quindi, mettetela in un cassetto e riservatela alla lucidatura della vostra auto appena uscita dalla concessionaria. Nel caso di plastiche attempate, bisogna usare una spugna a tre strati come questa “German Pad” – reperibile su amazon o ebay. La spugna in questione e’ concepita per applicare la pasta abrasiva senza creare ulteriori danni.

- Carta abrasiva per uso con acqua/umido 3M. Granularita’ da 1000 e 2000 .
- WD-40. Prodotto sbloccante: da usare per smontare (se necessario) il vostro ricambio e eventualmente sgrassare la plastica.
Dunque, armati di questi prodotti, lavoriamo cosi’ le nostre vecchie plastiche. In questo caso un fanale posteriore originale di Topolino 500c prima serie (cortesia di @paolobellinazzi). Conoscendo la rarita’ dell’oggetto, pazienza e delicatezza nell’applicazione sono primordiali:

Usate della carta abrasiva bagnata da 1000 e da 2000 successivamente. La carta abrasiva con l’uso dell’acqua e’ necessaria per un semplice motivo: l’acqua aiuta a far scorrere la carta abrasiva sulla plastica senza creare solchi profondi. Se state facendo un buon lavoro, lo vedrete da una leggera grana bianca che apparira’ sulla carta e sulla plastica nel lavorare:

Lavorate la plastica fino a far scomparire i difetti indesiderati: ricordate, NON state affinando la plastica per farla diventare nuova. Potrete attenuare alcuni difetti ma non farli scomparire del tutto. Sta a voi capire quando e’ il momento di arrestare la pratica di abrasione. Quello che dovete ottenere e’ una superfice opaca:

Fatto questo, usate il flacone verde e il german pad per la lucidatura e, quindi, ridare l’aspetto lucido alla vostra plastica. Usate la parte gialla della spugna per l’applicazione.

Sucessivamente, affinate il risultato con il flacone 3M giallo con la parte nera del german pad. Per ottenere un risultato finale di questo tipo:

Ripetendo la procedura, e’ chiaro che si puo’ migliorare ad oltranza la brillantezza del risultato.
E’ altrettanto chiaro che, piu’ si intacca la plastica, piu’ la si indebolisce.