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Restaurare il proprio monoblocco – (Parte 2)

Dunque, a questo punto, se avete gia’ seguito la Parte 1 di questo post, avrete gia’ osservato il vostro monoblocco in lungo e in largo per farvene un’idea.

Soprattutto , il consiglio che sento di dare a chi si mette a restaurare il proprio monoblocco, e’ quello di dargli una bella pulita. Evidentemente, parlo di “pulita” e non sabbiatura. Alcuni proprietari decidono di sabbiare il monoblocco per togliere la gran parte di ruggine che si e’ accumulata al suo esterno.

L’operazione di sabbiatura, non e’ mai un’operazione fine o delicata: consiglio di evitare questo tipo di processo. Il lavoro vi restituira’ senza dubbio un monoblocco pulito ma, quasi sicuramente, con residui di sabbia un po’ dappertutto. Sabbia che successivamente e’ molto difficile da rimuovere.

La spazzola metallica (o anche rotante) e’ un ottimo utensile per rimuovere la ruggine superficiale sulle parti esterne in ghisa del monoblocco.

Fatto questo, dovremmo trovarci di fronte a questo spettacolo:

Come potete vedere tutti gli accessori sono stati smontati. Tutti tranne i prigionieri.

Mi raccomando di evitarne la rimozione, salvo se siete degli esperti rettificatori. I prigionieri hanno, di solito, vissuto diversi e svariati cicli freddo/caldo, sono stati anche “stirati” dall’imbullonatura della testata e, non ultimo, sono fragilizzati dalla loro eta’.

Il vostro rettificatore di fiducia, sapra’ cosa fare per rimuoverli senza danneggiare il monoblocco.

Ecco, appunto, il rettificatore.

Cosa dobbiamo chiedergli ?

Prima di chiedergli di “rimettere a nuovo ” – genericamente, il monoblocco, facciamo un po’ di misure da soli. Per far cio’ sara’ necessario acquistare un set di utensili di misura di precisione per controllare l’alesaggio dei cilindri, di questo tipo:

La parte che si divarica a forma di “T” ci permette di conoscere l’usura precisa di ciascun cilindro.

Ora, ciascun cilindro deve essere misurato – di regola, 4 volte su ciascun lato per verificarne lo stato di salute.

Ricordiamoci che i cilindri originali (senza camice) di una Topolino 500c hanno un diametro totale di 52.00 – 52.03 con i pistoni con misure nella parte bassa corrispondenti a 51.957 – 51.967 e, nella parte alta, 51.925 – 51.935.

Tenendo conto di queste misure, prendiamo le nostre “T” e procediamo nel misurare tutti i cilindri. In genere si identificano i cilindri da 1 a 4, partendo dal cilindro 1 che corrisponde a quello piu’ vicino alla catena di distribuzione – vale a dire guardando il motore nella sua parte anteriore.

Dovremmo arrivare a un risultato di questo tipo:

Neanche a dirlo, nel caso di questo monoblocco, si misurano cilindri che vanno da un minimo di 52.02 fino a un massimo di 52.20. Un po’ troppo, in quest’ultimo caso.

Intanto, i pistoni e le fasce elastiche originali, sono chiaramente fuori luogo su un monoblocco in queste condizioni. Condizioni NON catastrofiche, certamente – ma che non permettono il riutilizzo dei pistoni montati precedentemente. Pena la mancata tenuta all’olio dei cilindri con conseguente infiltrazione di quest’ultimo nella camera di scoppio. In parole povere, il motore bruciera’ in parte olio.

Partendo su un’alesatura e pistoni nuovi, per avere un po’ di margine di manovra, si devono trovare unita’ con un minimo di 52.50 di diametro. Questo lascera’ al vostro rettificatore, il gioco necessario per alesare i cilindri.

Troviamoci quindi un buon set di pistoni correttamente dimensionati. Nel mio caso mi sono affidato a dei vecchi pistoni grafitati di misura 52.60, completi di fasce elastiche:

Chiaramente, esistono pistoni non d’epoca che fanno altrettanto bene il loro lavoro (se non meglio). Per altre ragioni (auto piu’ recenti) mi sono rivolto direttamente a Gandini Industria (Pistoni Gandini) che riproducono pistoni per Topolino con materiali di costruzione moderni (e certamente meno fragili). Gandini, ovviamente, li produce in diverse misure, quindi dovrete selezionare quelli che funzionano al meglio nella vostra applicazione.

Come fatto notare da @paolobellinazzi e @ignazionuzzachigmailcom, le maggiorazioni sui pistoni Fiat Topolino devono seguire delle quote specifiche. Si parte ovviamente dai 52 standard per arrivare anche a 53 di diametro. Gandini offre queste maggiorazioni, che corrispondono agli standard Topolino:

Maggiorazioni pistoni

Ovviamente ci sono sul mercato diversi costruttori e fornitori. E’ una scelta prettamente personale quella di volere affidarsi a pistoni d’epoca o a materiale nuovo.

Messi in ordine cilindri e pistoni, ci dobbiamo dedicare successivamente all’albero motore, alle bielle… ma questo lo vedremo nel prossimo post.

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